Partito comunista italiano. Federazione provinciale, Terni

1945 - 1991

L'attività della Federazione provinciale del Partito comunista italiano di Terni riprese ufficialmente a partire dal 1945. La sua struttura organizzativa era in tutto simile a quella delle altre federazioni sul territorio nazionale: gli organismi dirigenti erano il Comitato federale, il Comitato direttivo e la Segreteria, rappresentata, quest'ultima, dal segretario. Il lavoro politico e organizzativo veniva svolto all'interno di commissioni tematiche. Dalla documentazione contenuta nel suo archivio, si ha testimonianza anche dell'attività, solo dal 1951 al 1953, di un Comitato esecutivo. Funzioni di controllo erano esercitate dalla Commissione federale di controllo. Inoltre, negli anni 1945-1956 era in funzione una Commissione quadri con il compito di esaminare il lavoro delle sezioni territoriali e di seguire l'operato di iscritti e militanti.

Il partito si espandeva nel territorio attraverso una rete di sezioni e cellule, con funzioni di divulgazione dei programmi politici e sviluppo dei rapporti con la popolazione. Nel territorio ternano, a prevalente vocazione industriale, le cellule di partito operavano soprattutto nei luoghi di lavoro e, in particolare, nelle fabbriche. Le sezioni avevano sedi permanenti diffuse tanto nei piccoli centri quanto nei quartieri cittadini. Questi organismi di base erano organizzati in modo più semplice rispetto alla complessa struttura della federazione, con un Comitato direttivo ed una Segreteria.

Organo supremo di indirizzo politico era il Congresso provinciale, chiamato a discutere ed approvare il documento politico-programmatico e a nominare i nuovi componenti gli organismi dirigenti. I delegati al congresso provinciale erano eletti dai congressi di sezione e, a loro volta, nominavano i delegati ai congressi regionali e nazionali. La federazione fu operativa fino al 1991, quando si sciolse il Partito comunista italiano e venne costituito il Partito democratico della sinistra (Pds).