Fondazione Gramsci Emilia-Romagna

L’attuale Fondazione Gramsci Emilia-Romagna avvia la propria attività a Bologna nella metà degli anni Sessanta come associazione culturale che offre alla pubblica consultazione un patrimonio librario e documentario sulla storia della cultura politica della sinistra italiana del Novecento, con un focus specifico sulla storia del Partito comunista italiano. Il primo direttore fu Luigi Arbizzani, storico e attento conservatore degli archivi della resistenza, della Cgil e del Partito comunista italiano. Sui temi della storia del pensiero politico del Novecento e dell’attualità politica e sociale l’Istituto Gramsci affianca alla biblioteca negli anni successivi l’attività di ricerca e l’organizzazione di momenti pubblici di riflessione e confronto attraverso seminari e convegni. Alla direzione si susseguono Walter Tega, Pier Paolo D’Attorre e Gian Mario Ansemi. L’Associazione diviene associazione giuridicamente riconosciuta nel 1994 per poi trasformarsi in fondazione nel 2006, registrando la propria identità culturale autonoma da organizzazioni politiche o partitiche, pur esprimendosi nell’ambito ideale della sinistra democratica e confermando la propria funzione di istituto conservatore degli archivi del Partito comunista italiano di Bologna e degli organismi dirigenti regionali, di fondi legati alla Resistenza, di quelli di movimenti e associazioni della sinistra italiana e di fondi personali di protagonisti delle vicende politiche contemporanee.

Dal 2009 è presidente della Fondazione Carlo Galli, docente dell’Università di Bologna.

Nel 2009 la Fondazione ottiene il riconoscimento di istituto di importanza nazionale ed entra a far parte della tabella del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (Mibact).

Dal 1998 fa parte dell’Aici, Associazione delle istituzioni culturali italiane.

La Fondazione conferma ancora oggi le proprie specifiche funzioni di istituto privato di cultura, secondo gli indirizzi definiti dallo statuto del 2006:

  • promuove e pratica la ricerca sulla storia contemporanea e sulla storia sociale e culturale della sinistra nel Novecento in collaborazione con le università italiane e straniere e con altri enti di ricerca;
  • conserva e valorizza la propria biblioteca di oltre centomila volumi e la raccolta di fondi archivistici e documentari dichiarati di rilevanza storica dalla Soprintendenza archivistica
  • esercita il servizio pubblico di biblioteca in convenzione con la Regione Emilia-Romagna e partecipa al servizio bibliotecario nazionale (Sbn)
  • svolge attività di formazione rivolta a docenti e operatori della cultura e collabora con le scuole
  • promuove l’accesso alla cultura e si propone quale luogo di dialogo e di confronto aperto a tutti i cittadini.

Sito istituzionale: www.iger.org