Istituto nazionale Ferruccio Parri – Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea

Istituto nazionale Ferruccio Parri

L’Istituto nazionale Ferruccio Parri – Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea in Italia (ex Insmli – Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia), è un ente fondato nel 1949 da Ferruccio Parri, già protagonista della Resistenza e primo presidente del consiglio dell’Italia liberata, con lo scopo di raccogliere, conservare e studiare il patrimonio documentario del Corpo volontari della libertà e del Comitato di liberazione nazionale Alta Italia.

Da allora l’Istituto e la sua rete hanno salvato e valorizzato numerosi fondi pubblici e privati riguardanti la storia del Novecento; e aggiunto a quelle di conservazione attività di ricerca, formazione, divulgazione, sempre mantenendo un riferimento ideale all’antifascismo, alla Costituzione, al pluralismo culturale.

In oltre 70 anni, l’Istituto ha contribuito in modo determinante, con numerosissime iniziative e pubblicazioni, all’affermazione in Italia di una storiografia contemporaneistica su base scientifica.

Oggi la Rete è un sistema federativo di 64 Istituti associati e 11 enti collegati, diffusi sull’intero territorio nazionale.

Oltre ad un archivio di quasi 1km e a una biblioteca con oltre 70.000 volumi, gestisce numerose banche dati e un meta portale sulla seconda guerra mondiale. Pubblica due collane scientifiche con Viella; la rivista cartacea «Italia contemporanea» (fascia A) con Franco Angeli; la rivista digitale di didattica “Novecento.org”. 

Promuove ogni anno la Summer school e i Cantieri della Resistenza; organizza il premio Pavone per ricerche inedite sulla Resistenza.

È la principale istituzione italiana in tema di seconda guerra mondiale e uno dei principali soggetti nell’ambito della tutela dei luoghi della memoria e della promozione del calendario civile.

È inserito in numerose reti europee di conservazione, ricerca e public history.