Fondazione Gramsci di Puglia

L’Istituto Gramsci pugliese, costituito in associazione nel 1975, è diventato fondazione nel 1991, mantenendo nello statuto le sue finalità di conservazione della memoria del partito comunista e dei movimenti democratici nella Puglia del XIX secolo e di promozione della ricerca sulla storia pugliese e del mezzogiorno in età contemporanea.

Il patrimonio documentario è costituito innanzi tutto dall’archivio del Partito comunista italiano (in particolare, le carte delle federazioni di Bari e di Brindisi, del Comitato regionale pugliese, e di alcune sezioni del Pci); ad esso, nel corso degli anni, si sono aggiunti gli archivi di dirigenti del partito, del movimento studentesco, dei movimenti per la pace, del partito pugliese di Rifondazione comunista, dell’organizzazione dei docenti democratici (Cidi). In questi ultimi anni la Fondazione ha rivolto l’attenzione anche a testimonianze e documentazione della sinistra cattolica in Puglia, acquisendo per donazione l’archivio di Stefano Bianco, esponente della sinistra di Base della Democrazia cristiana.

L’attività di ricerca della Fondazione si è indirizzata allo studio del Mezzogiorno, dei protagonisti dell’Italia repubblicana, di cui i volumi degli atti su Moro e l’Italia repubblicana costituiscono testimonianza, e sui rapporti tra la Puglia e il Medio Oriente.

La Fondazione collabora con il Centro interdipartimentale gramsciano dell’Università di Bari per iniziative sul pensiero di Gramsci rivolte anche ai docenti delle scuole superiori, l’ultima delle quali, “Con le lenti di Gramsci” ha impegnato vari istituti di Bari.