Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci

Nata nel 1974, la Fondazione, si pone come punto di incontro e mediazione tra le culture di sinistra e come osservatorio privilegiato dello sviluppo socioeconomico della città. Fin dalla sua costituzione si è impegnata per la costruzione dell’archivio storico e della biblioteca. Oggi possiamo dire – a oltre quarant’anni dalla sua costituzione - che sia uno dei centri di maggior rilevanza per concentrazione di documentazione politica e sindacale del Piemonte.

L’archivio storico si è sviluppato lungo le seguenti tematiche: politica (tra cui l’archivio della Federazione torinese del Pci del Comitato regionale e della Fgci), sindacale (con gli archivi della Cgil Piemonte, della Camera del lavoro di Torino, dei sindacati di categoria, di alcune strutture e di singoli funzionari), cooperativa e mutualistica (con gli archivi dell’Alleanza cooperativa torinese e di alcune società di mutuo soccorso), associazionistica (con gli archivi dell’Unione donne italiane provinciale di Torino e altre associazioni), infine i fondi di persona (si citano tra tutti le carte di Giorgina Arian Levi, Sante Bajardi, Domenico Carpanini, Rita Montagnana e Diego Novelli).

La biblioteca ha avuto come scopo primario quello di reperire e conservare il materiale librario e la letteratura grigia fuori commercio riguardanti le tematiche del Piemonte e la storia del movimento operaio e delle sue organizzazioni. In seguito l’interesse della biblioteca si è allargato ad una diversificata realtà politica, economica e sociale, acquisendo pubblicazioni curate da partiti politici, sindacati, associazioni imprenditoriali, istituzioni pubbliche e private, ecc. Il patrimonio documentario, arricchitosi negli anni anche con donazioni pubbliche e private, è attualmente costituito da circa 70.000 volumi, oltre 6.600 opuscoli, 3.305 periodici cessati e in corso. Tra le opere presenti, le raccolte più significative sono quelle concernenti Antonio Gramsci (i suoi scritti nelle diverse edizioni e gli studi critici sul medesimo), la storia del Partito comunista italiano, la memorialistica della deportazione, le relazioni industriali, la realtà socioeconomico e politica piemontese.

Svolge attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado e negli ultimi anni ha sviluppato progetti di audience development e audience engagement volti a favorire la partecipazione civica attiva.

Dal 22 aprile 2016 fa parte del Polo del ’900, il centro culturale nato a Torino per impulso di Regione Piemonte, Città di Torino e Compagnia di San Paolo, con sede ai Quartieri Juvarriani e presso i quali ha trasferito la sede.