Enrico Berlinguer

25 maggio 1922 - 11 giugno 1984

Enrico Berlinguer nacque a Sassari il 25 maggio 1922, in una famiglia della borghesia sarda, di ispirazione mazziniana e liberalsocialista. Il padre Mario, già deputato del Regno, avrebbe ricoperto nel giugno 1944 la carica di commissario aggiunto all'epurazione. Membro della Consulta nazionale in quota al Partito d'azione, avrebbe poi militato nel Partito socialista italiano, venendo eletto al Senato nella I Legislatura repubblicana e alla Camera per le successive tre.

Berlinguer aderì al Partito comunista italiano (Pci) dopo il 25 luglio 1943. Fu tra i promotori dei "moti del pane", esplosi a Sassari nel gennaio del 1944, per i quali fu arrestato e incarcerato per tre mesi. Tornato in libertà e abbandonati gli studi di giurisprudenza a pochi esami dalla laurea, lasciò la Sardegna per seguire il padre nella sua attività istituzionale prima a Salerno, poi definitivamente a Roma, dove entrò a far parte del Movimento giovanile comunista, allora diretto da Giulio Spallone. Nel gennaio 1946, Berlinguer fu eletto nel Comitato centrale del Pci. Già segretario del Fronte della gioventù, fu responsabile della Commissione nazionale giovanile del Pci e, a partire dal 1948, membro della Direzione del Pci. Nell'aprile del 1950 fu chiamato a dirigere la ricostituita Federazione giovanile comunista italiana (Fgci), che avrebbe lasciato solo nel 1956. Nel 1957 assunse la responsabilità dell'Istituto di studi comunisti di Frattocchie.

Dopo una breve parentesi trascorsa in Sardegna, dove affiancò il segretario regionale Renzo Laconi in qualità di suo vice, al fine di riorganizzare la linea del Pci nell'isola dopo la pesante sconfitta alle elezioni regionali del 1957, Berlinguer tornò a Roma, entrando nell'Ufficio di segreteria nel luglio 1958. A 38 anni, nel 1960, assunse la responsabilità della Sezione di organizzazione, incarico che avrebbe ricoperto fino al dicembre 1962. Nel 1966 Berlinguer lasciò la Segreteria, entrando a far parte dell'Ufficio politico, ricoprendo, inoltre, la carica di segretario regionale per il Lazio (la manterrà fino al 1969).

Già vice segretario del partito dal XII Congresso nazionale (Bologna, 8-15 febbraio 1969), Berlinguer subentrò a Longo in occasione del XIII Congresso (Milano, 13-17 marzo 1972), mantenendo la guida del partito fino alla sua morte, giunta improvvisa a Padova l'11 giugno 1984, dove egli si trovava per un comizio pubblico in vista delle imminenti elezioni europee.

Complessi archivistici

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