Federazione giovanile comunista italiana. Federazione provinciale, Rimini

1949 - 1991

La Federazione giovanile comunista italiana (Fgci) fu ricostituita nel 1949 su decisione del Comitato centrale del Pci dopo la fine dell'esperienza unitaria del Fronte della Gioventù, la più nota ed estesa organizzazione dei giovani impegnati nella lotta di liberazione in Italia, che era stato costituito a Milano nel gennaio 1944, in forma unitaria, dai rappresentanti dei giovani comunisti, socialisti, democratici cristiani, ai quali si unirono anche i giovani liberali, azionisti, repubblicani, cattolici comunisti, le ragazze dei Gruppi di difesa della donna (dai quali in seguito sorgerà l'Udi) e dei giovani del Comitato contadini. Il Congresso ricostituivo ufficiale della Fgci avvenne a Livorno alla fine di marzo del 1950. Segretario fu confermato Enrico Berlinguer, che diresse l'organizzazione giovanile comunista sino al 1956.

A Rimini la costituzione della Fgci avvenne ad opera del Comitato di zona del Pci il 19 aprile 1949, a tal fine il Comitato elesse un comitato provvisorio di dieci giovani per la sua organizzazione: coordinatore Giancarlo Zanuccoli (nato a Rimini il 23 dicembre 1927); membri Sergio Battarra (di Riccione), Marzio Lotti, Gastone Venturini, Odo Fantini, Gardini, Cicchetti, Ezio Gatta, Anna Maria Hoffer, Ortensia Corbelli. Il Pci nominò tre rappresentanti a seguire il lavoro di questi giovani: Ilario Tabarri, Giovanni Baldinini, Cesare Cesaretti. Compito del gruppo era portare entro un anno l'organizzazione al Congresso.

La nuova organizzazione giovanile comunista già alla fine del 1949 arrivò a contare 1.756 iscritti (di cui 1.303 giovani e 453 ragazze). Di questi 626 avevano la doppia tessera, sia della Fgci che del Pci (lo si faceva di norma per gli iscritti sino ai 25 anni). Pochissimi erano gli studenti delle scuole medie superiori: solo 62.

Il Congresso costitutivo della Fgci riminese si svolse il 4-5 marzo 1950. Il Congresso nominò un Comitato Federale dell'organizzazione giovanile di 24 membri: Giancarlo Zanuccoli (che venne confermato Segretario), operaio; Ciro Iori, operaio; Renato Fantini, operaio; Fernando Paganelli, operaio, di Santarcangelo di Romagna; Vincenzo Brolli, operaio; Gastone Venturini, operaio; Franco Montemaggi, operaio; Castellini, operaio, di Viserba; Luciano Lombardini, contadino, di Coriano; Natalino Bugli, contadino, di Spadarolo; Elda Pedrini, universitaria; Adolfo Selva, artigiano, di Misano; Luigi Sarti, artigiano; Sergio Grossi, artigiano, di Cattolica; Ersilio Fabbri, studente; Giuseppe Riva, impiegato, di Torre Pedrera; Cesarina Martinini, sartina; Ortensia Corbelli, sartina; Malvina Tamburini, sartina, di Miramare; Augusta Gatti, tabacchina; Silvana De Paoli, sartina, di Santarcangelo; Mulazzani, operaio, di Riccione; Amelia Zammarchi, magliaia, di Riccione; Irma Pesaresi, tabacchina.

Seguirono anni che videro l'organizzazione giovanile impegnata sul fronte della pace e contro la guerra (soprattutto contro le armi nucleari), per la conquista dei diritti sui posti di lavoro (in particolare per il superamento dell'apprendistato), a fianco del Partito per la difesa delle amministrazioni comunali dagli attacchi delle prefetture (a Rimini, a Coriano), nella mobilitazione contro la "legge truffa" del 1953 che modificava la legge proporzionale pura vigente dal 1946, introducendo un premio di maggioranza.

Nel gennaio 1953 a Rimini, presso la sala del Ridotto del Teatro, il Pci organizzò una assemblea per spiegare le motivazioni della battaglia contro la "legge truffa". Al termine dell'affollato incontro, i giovani comunisti organizzarono un corteo privo di autorizzazione, negli anni in cui la polizia di Mario Scelba, Ministro dell'Interno, non esitava ad intervenire, anche duramente, verso ogni manifestazione dell'opposizione. I poliziotti fermarono subito Corrado Fantini e poi, più tardi, andarono a prendere Giancarlo Zanuccoli, segretario della Fgci riminese. Vennero accusati di aggressione ai poliziotti e trasferiti in prigione, alla Rocca malatestiana di Rimini. Corrado Fantini venne trattenuto per una quindicina di giorni, mentre Zanuccoli venne trasferito alle carceri di Forlì e qui processato e condannato a 3 anni e 3 mesi. A seguito dell'arresto di Zanuccoli, Il Comitato regionale della Fgci inviò da Imola Zeno Zaffagnini, a svolgere le funzioni di coordinatore della federazione riminese.

Enrico Berlinguer fu a Rimini due volte, per partecipare ad iniziative promosse dalla Fgci: la prima volta il 7 novembre 1953, quando ne era ancora segretario, intervenne ad un'assemblea per celebrare l'anniversario della rivoluzione russa e la seconda, come segretario nazionale del Pci, partecipo il 10 febbraio 1980 alla Conferenza d'organizzazione nazionale dei giovani comunisti, quando la Segreteria della Fgci passò da Massimo D'Alema a Marco Fumagalli. La Fgci di Rimini si sciolse nel 1991, a seguito dello scioglimento del Pci.