Partito comunista italiano. Federazione provinciale, Imola

1961 - 1991

Il 15 ottobre 1920 si costituì ufficialmente a Milano, all'interno del Partito socialista, la frazione comunista. Il 28 ed il 29 novembre dello stesso anno si tenne a Imola un convegno dell'ala frazionista comunista. Vi parteciparono anche i delegati di molti comuni della provincia, come Castel del Rio, Castel Guelfo, Ozzano, Porretta Terme, quasi tutti conquistati dai socialisti alle recenti elezioni amministrative. Durante il convegno Antonio Gramsci intervenne per l'unità della frazione e spinse per la scissione dei comunisti dai socialdemocratici. Sulla base delle decisioni prese a Imola, il 19 gennaio 1921, durante il congresso nazionale del Partito socialista a Livorno, la corrente massimalista, guidata da Gramsci, Terracini e Bordiga avrebbe fondato il Partito comunista d'Italia (Pcdi).

Nel febbraio del 1921 a Imola fu costituita la Federazione circondariale, che però non era «consentita dalla Statuto del Partito», come puntualizzò il bisettimanale nazionale «Il Comunista» (n. 3, 6 febbraio 1921).

Alle elezioni amministrative del 1946 il Pci imolese ottenne il 49,25% dei voti, ed espresse il sindaco, Amedeo Tabanelli, il quale rimase in carica fino 6 dicembre 1949.

Nel febbraio 1961 nasce ufficialmente la federazione imolese del Pci, sancendo definitivamente l'autonomia da Bologna. Enrico Gualandi viene eletto segretario della neonata Federazione che contava 11.236 iscritti, pari al 16% della popolazione di tutti gli otto comuni che ne facevano parte: Imola, Mordano, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice, Castel del Rio, Dozza e Castel Guelfo. Il comune di Castel San Pietro Terme restò inizialmente nella federazione di Bologna, passando a quella di Imola solo nel 1977. Tutti i comuni erano governati da coalizioni con il Pci. Nel 1968 la Federazione di Imola contava 39 sezioni, nel 1977 saliranno a 70, mentre nel 1983 saranno 62.

Complessi archivistici

PCI-PDS-DS. Federazione di Imola