Partito comunista italiano. Federazione di Biella e Valsesia

1945 - 1990

Storia archivistica

Al momento del versamento le carte erano parzialmente descritte e ordinate in serie che, per lo più, sono state mantenute perché rispondenti alla organizzazione del lavoro nella federazione e a criteri archivistici. L'autore di questa prima opera di schedatura è Sergio Rigola, che ha svolto il ruolo di archivista all'inizio degli anni Ottanta, il quale riordinò sia i documenti fino ad allora accumulati negli uffici dei funzionari, sia quelli che di volta in volta i funzionari gli passavano. Questo primo riordino è compiuto fino all'anno 1983. Le carte successive sono state rilevate direttamente dagli uffici di via Trieste n. 41 e sono state riordinate seguendo le serie precedenti, con qualche modifica che è stata segnalata nelle schede descrittive delle serie.

Secondo la testimonianza di Sergio Rigola, responsabile del Centro diffusione stampa dal 1945 e poi collaboratore, l'archivio della federazione, benché molto consistente e comprensivo di documentazione dell'immediato dopoguerra, risulta tuttavia essere ciò che rimane di una documentazione ben più ampia che, in occasione o in prossimità dei ripetuti cambiamenti di sede, fu mandata al macero. La Federazione del Pci all'indomani della liberazione occupò i locali di via Amendola (attuale sede dell'Ufficio del registro), di proprietà del demanio dello Stato, insieme alla Federazione del Psi. Avendo dovuto lasciare questa sede, nella quale secondo Rigola non veniva pagato alcun affitto, la Federazione comunista si spostò in via Torino, nei locali della ex caserma Noè (attuale sede della Ps), e lì rimase fino alla fine degli anni Cinquanta, quando lanciò una sottoscrizione tra iscritti e simpatizzanti per l'acquisto della "Casa del Partito" di via Eugenio Bona. In questa sede la Federazione si trasferì all'inizio degli anni Sessanta, dopo una breve permanenza nella sede provvisoria di via Trieste, angolo via Zara. Fu proprio prima dello spostamento dai locali di via Torino che, secondo i ricordi di Rigola, per iniziativa dell'allora segretario Willy Schiaparelli fu mandata al macero gran parte della documentazione e delle raccolte di giornali che il precedente segretario Guido Sola Titetto aveva accuratamente provveduto a tenere e riordinare. Nel 1974, in occasione del trasferimento da via Bona alla sede di via Trieste n. 41, anch'essa acquistata, altre carte e libri, nel periodo in cui la Segreteria era retta da Carlo Brusadore, vennero distrutti, e nel 1975-1976, già nella sede di via Trieste, una grande quantità di documentazione fu mandata al macero per iniziativa della Segreteria.

Le carte presenti nell'archivio risalenti agli anni 1945-1975, dunque, pur di una notevole consistenza, sono quelle sopravvissute alla dispersione e in parte recuperate, in originale o in copia, da singoli iscritti e dirigenti in occasione della stesura dei testi del libro Sessant'anni di vita della Federazione del Pci attraverso i suoi congressi. Nei fondi personali dei dirigenti, conservati dal Centro, è possibile reperire documenti che permettono di coprire le lacune presenti nell'archivio della federazione per il periodo anteriore al 1975.

L'archivio è stato donato dalla Federazione del Pci che, dopo il congresso di fondazione del Partito democratico della sinistra, allora segretario Ezio Acotto, decise di donarle al Centro di documentazione della Camera del lavoro di Biella. La consegna avvenne in più fasi, dal 1992 al 1996.

Criteri di ordinamento

Ordinamento delle serie:

1. Congressi;
2. Elezioni;
3. Tesseramento;
4. Campagna stampa;
5. Organizzazione;
6. Comitato federale;
7. Enti locali (strutture civili, sanità, ambiente);
8. Economia lavoro sindacato;
9. Cultura;
10. Formazione quadri;
11. Stampa e propaganda;
12. Altri partiti e movimenti;
13. Questioni internazionali;
14. Ente Regione e attività regionale del Pci;
15. Resistenza e antifascismo;
16. Giovani Fgci;
17. Donne Udi, Commissione femminile;
18. Ceti medi;
19. Cooperazione;
20. Amministrazione;
21. "Baita" e altre pubblicazioni interne;
22. Riservato;
23. Varie.

Bibliografia

Guida agli archivi dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte, a cura di G. Perona, in Guida agli archivi della Resistenza, a cura della Commissione archivi e biblioteca dell'Insmli, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali, 1983, pp. 210-219;

C. Della Valle, Operai, industriali e Partito comunista nel biellese 1940-1945, Milano, Feltrinelli, 1978;

Sessant'anni di vita della federazione biellese e valsesiana del Pci attraverso i suoi congressi, a cura di L. Spina, A. Togna, G. Furia, Biella, [s.n.], 1984.

buste: 308

fascicoli: 1307

Soggetto produttore


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Partito comunista italiano. Federazione provinciale, Biella e Valsesia

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